Lavorazione della lana

La lana era necessaria per confezionare gran parte dell’abbigliamento contadino e, se grezza, anche per riempire materassi e cuscini.
Di norma ogni famiglia allevava almeno una pecora che veniva tosata in autunno. Questo permetteva di lavorare la lana durante l’inverno, quando la pecora restava piu’ a lungo nella stalla.

Le famiglie che non possedevano pecore ne prendevano una in prestito dai pastori, la tosavano, la mantenevano per tutto l’inverno ed avevano anche, conforme il contratto, diritto di impossessarsi dell’agnellino partorito nel frattempo.

La lana tosata veniva lavata con acqua pura e non calda, altrimenti si infeltriva e non si poteva piu’ filare. La parte migliore era filata, l’altra usata come imbottitura che andava man mano sostituendo le foglie di granoturco o brattee usate per i pagliericci

Di solito si filava nella stalla, durante le veglie invernali. La nonna spesso teneva un piede sul pedale dell’arcolaio e l’altro sulla base della culla per farla dondolare, cantando una ninna nanna al nipotino.

Altre donne lavoravano ai ferri per confezionare maglioni, mutandoni, calze e solette. Gli uomini, stanchi del lavoro quotidiano, si riposavano sul pagliericcio.

Erano veramente i tempi in cui “Berta filava”

CARDATRICE
E’ un arnese in legno dotato di pettine con denti di ferro per sfeltrire e rendere piu’ morbida la lana.Tale operazione veniva effettuata da un materassaio, chiamato a domicilio dalla famiglia.
ROCCA PER FILARE
E’ un oggetto di canna o di legno con varie incisioni. Quella in legno veniva chiamata anche “rocca benedetta”. La filatrice poneva la lana da filare sul pennacchio,l’attorcigliava a piccole quantita’ con le mani per ottenere il filo che si agganciava al fuso pendente, senza interruzione; si continuava a filare facendo girare il fuso fino a toccare terra. A questo punto si arrotolava il filo e si ricominciava. Se questo si spezzava, si univa con la lana nuova.
ARCOLAIO
E’ un arnese piu’ moderno della rocca. Serviva per filare in modo piu’ veloce e quindi piu’ redditizio. La filatrice, oltre ad usare le braccia, doveva muovere un pedale collegato al meccanismo della ruota. Il filo veniva raccolto sul rocchetto oppure sulla bobina. Con la lana filata si facevano i gomitoli e spesso si univano due o tre fili per rendere piu’ robusto il filato.